Gravidanza

Maternità

Ho da poco partorito. Quali costi copre l'assicurazione di base per l‘assistenza e per il neonato? Quali diritti ho come madre sul posto di lavoro?

L’assicurazione di base paga per i controlli post-parto?

L'assicurazione di base copre le spese per un esame di controllo della madre da 6 a 10 settimane dopo il parto senza deduzione della franchigia e dell’aliquota percentuale. La madre deve invece contribuire alle spese ulteriori, anche se sono legate alla maternità, ad esempio in caso di depressione postnatale.

L'assicurazione di base copre gli esami di controllo del neonato, deducendo la franchigia e la partecipazione ai costi.

Quanto dura il congedo di maternità?

Dopo la nascita la datrice di lavoro non può occupare una puerpera nelle 8 settimane dopo il parto, in seguito fino alla sedicesima settimana solo con il suo consenso.

Il congedo di maternità retribuito dura 14 settimane, a meno che il datore di lavoro non conceda un congedo più lungo. Se la madre riprende un'attività lucrativa prima di allora, il diritto all'indennità giornaliera si estingue. Se il bambino è ricoverato per un periodo più lungo, si può chiedere un rinvio dell'indennità di maternità fino al ritorno a casa del bambino. Se la madre soddisfa i requisiti, ha diritto a un'indennità giornaliera dell'80% del reddito medio guadagnato fino a 196 CHF / giorno.

Quali diritto ho quale madre sul posto di lavoro?

Le donne che, conformemente al certificato medico, nei primi mesi dopo il parto non hanno ripreso appieno la propria capacità lavorativa, non possono essere impiegate in lavori che superano detta capacità

Fino alla 16a settimana dopo il parto, la madre non può svolgere alcun lavoro che comporti movimenti e posture che portino ad una fatica precoce.

Quali diritti ho sul posto di lavoro quale madre che allatta?

Finché una madre sta allattando, può essere occupata solo con il suo consenso e deve essere liberata su richiesta da un lavoro che le risulta gravoso.

Alla madre che allatta si applicano le stesse disposizioni di protezione che durante la gravidanza. La datrice di lavoro deve organizzare le condizioni di lavoro in modo che la sua salute e quella di suo figlio non siano compromesse. Se la madre che allatta lavora in un'occupazione fisicamente molto faticosa o pericolosa, il datore di lavoro può continuare a impiegarla solo se si può escludere un rischio per la madre e il bambino. I criteri di valutazione sono stabiliti nell'Ordinanza sulla protezione della maternità. Le spese per qualsiasi chiarimento medico necessario sullo stato di salute della madre che allatta sono a carico del suo datore di lavoro. Se il datore di lavoro non può offrire un lavoro che non sia pericoloso per la salute della madre e del bambino, la lavoratrice ha diritto all'80% del suo salario.

Diritto ad uno spazio per l'allattamento e tempo retribuito per l'allattamento

Il datore di lavoro deve mettere a disposizione della madre un luogo adatto per allattare o tirare il latte e concederle il tempo libero necessario a questo scopo e contare questi tempi come tempo di lavoro retribuito. Il datore di lavoro non può compensare questi tempi con altri tempi di riposo e di compensazione previsti dalla legge, con un saldo ore negativo o con le vacanze.

Il tragitto necessario per raggiungere il bambino non prolunga il tempo di lavoro retribuito. Se il bambino richiede un periodo di allattamento più lungo per motivi di salute, il datore di lavoro deve concedere alla madre il tempo libero supplementare necessario, ma questo tempo supplementare non viene retribuito.

Termini & formalità

• Una madre che allatta può lavorare al massimo 9 ore al giorno.

• La datrice di lavoro deve, nel primo anno di vita del bambino, calcolare il tempo per l’allattamento o per il tiraggio del latte come tempo di lavoro retribuito:

o Per un tempo di lavoro giornaliero fino a 4 ore: almeno 30 minuti;

o Per un tempo di lavoro giornaliero di più di 4 ore: almeno 60 minuti;

o Per un tempo di lavoro di più di 7 ore: almeno 90 minuti.

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