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Check list per il curriculum vitae

Check list per il curriculum vitae

Preparazione

Con il curriculum vitae comunicate ai responsabili delle risorse umane chi siete, cosa avete fatto in passato e cosa sapete fare. Per non dimenticare nulla e non esporre i dati in modo confuso, prima di redigere il curriculum preparate innanzitutto i certificati di istruzione / formazione e gli attestati di lavoro.

Se siete nuovi nel mercato del lavoro, se è da molto tempo che non avete più cercato un nuovo posto di lavoro o se volete cambiare settore, può essere utile chiedere aiuto a persone fidate. Avrete senz’altro un amico o un familiare che può darvi informazioni preziose, ad esempio perché conosce il settore di vostro interesse per esperienza diretta o perché vi mette a disposizione il suo curriculum come modello.

Linee guida

Quanto un CV debba/possa essere esaustivo e dettagliato dipende anche dal settore. Indipendentemente dal settore, però, gli addetti alle risorse umane e i superiori vogliono poter valutare a colpo d’occhio se inserirvi nella short list d candidati. Per questo un buon CV è per quanto possibile breve, preciso e privo di contraddizioni:

  • A titolo orientativo, la lunghezza di un CV dovrebbe essere di due pagine. Se siete nuovi del mondo del lavoro può essere sufficiente una pagina, mentre se avete svariate esperienze lavorative alle spalle sono giustificate anche tre pagine.
  • Inserite nel CV tutte le informazioni che possono risultare interessanti al datore di lavoro e sono pertinenti per la posizione desiderata. Oltre alle informazioni su istruzione e formazione professionale e sull’esperienza lavorativa, potete inserire anche informazioni su attività di volontariato, attività sportive o particolari competenze.
  • Con il CV bisogna porsi sotto la migliore luce, senza però raccontare falsità: le contraddizioni nel CV si notano. Se non già alla prima occhiata, in occasione del colloquio di presentazione o al più tardi durante il periodo di prova.

Contenuto e struttura

Per il CV potete partire da un modello esistente o creare un vostro layout, l’importante è la composizione: deve consentire ai responsabili delle risorse umane di farsi subito un’idea e di vedere le informazioni più importanti a colpo d’occhio. A tal fine l’ideale è di stilare il CV con un approccio giornalistico, menzionando innanzitutto gli elementi più importanti:

  • Le prime cose che responsabili delle risorse umane vogliono sapere sono:
    • Cognome, nome
    • Indirizzo
    • Indirizzo e-mail: assicuratevi che l’indirizzo appaia serio e che riporti il vostro nome e cognome
    • Numero di telefono
    • Eventualmente una foto. Questa non è obbligatoria. Se però optate per inserirne una, assicuratevi che appaia professionale e non improvvisata
    • Profilo (professionale) sui social media. Fornendo informazioni sul vostro profilo sui social media autorizzate il potenziale datore di lavoro a visitare il vostro profilo. Motivo per cui quest’ultimo dovrebbe sempre essere aggiornato e farvi apparire adatti al ruolo per cui vi state candidando.
    • Eventualmente la nazionalità
    • Eventualmente lo stato civile
    • Eventuali referenze o l’indicazione che potete fornire referenze su richiesta
    • Nella parte dedicata all’istruzione e formazione professionale va inserito in prima posizione il titolo più elevato, ad esempio l’AFC, una laurea triennale o specialistica. A seguire vanno elencate le tappe precedenti. Se siete alla prima esperienza lavorativa, potete inserire anche la scuola dell’obbligo. La scuola, tuttavia, non è più di interesse se disponete già di un’esperienza lavorativa pluriennale.
  • Anche nell’elencare le eventuali esperienze lavorative iniziate sempre dall’ultima occupazione, seguita dalle occupazioni precedenti.
  • Le competenze linguistiche vanno idealmente indicate mediante la scala QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue A1 – C2). Non è necessario aver superato un esame, è possibile anche effettuare un’autovalutazione. Indicate per prima la lingua più importante per la posizione per la quale vi state candidando.
  • Tra le competenze informatiche elencate i programmi con cui avete familiarità. Anche in questo caso, tuttavia, i responsabili delle risorse umane sono interessati solo alle conoscenze pertinenti per il ruolo in questione.
  • Le informazioni su ulteriori competenze degne di nota ed eventuali hobby rilevanti vengono normalmente alla fine: se gli elementi precedenti sono già di per sé convincenti, queste informazioni sono spesso meno importanti. Tuttavia, se la responsabile del personale ha sul tavolo svariati dossier di candidati tutti ugualmente qualificati e con un simile background professionale, queste informazioni possono essere decisive per l’invito a un colloquio.

Lacune

Cosa fare con le lacune nel curriculum vitae? Innanzitutto assicuratevi che si tratti di lacune: un viaggio intorno al mondo, tempo trascorso in famiglia o l’aiuto nel ristorante di famiglia, indipendentemente dalle qualifiche, non sono «lacune». Sono piuttosto fasi della vita che possono assolutamente essere di interesse per un potenziale datore di lavoro.

E anche se siete rimasti involontariamente disoccupati per lungo tempo, menzionatelo comunque nel curriculum. Al più tardi nel colloquio di presentazione, infatti, la responsabile del personale ve lo chiederà senz’altro. Menzionate anche le attività svolte nel periodo di disoccupazione, soprattutto se l’avete impiegato per acquisire nuove competenze: ciò vale in particolare per i corsi di formazione, ma anche volontariato, progetti creativi o attività sportive possono rappresentare un criterio preferenziale nel curriculum.

Formato

Soprattutto le grandi aziende lavorano con strumenti per la gestione delle candidature e indicano i formati accettati per il CV e gli altri documenti. In assenza di tale indicazione, è consigliabile scegliere un formato comune: un PDF è attualmente la scelta più sicura.

Lingua

Di norma l’azienda si aspetta il dossier di candidatura e dunque anche il curriculum nella lingua in cui ha redatto l’annuncio. Se l’azienda accetta anche candidature in altre lingue, normalmente lo indica espressamente.

Controllo

Dopo averlo redatto, mettete da parte il CV per qualche ora e poi ricontrollatelo per individuare eventuali errori di forma e ortografia. Se grammatica e ortografia non sono il vostro forte, fate leggere il CV da una persona con le competenze linguistiche appropriate.


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