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Referenze

5 risposte sulle referenze

Chi posso indicare come referenza?

Il vostro attuale datore di lavoro o un datore precedente è tenuto a rendersi disponibili come referenza per i vostri futuri datori di lavoro. Ma ciò non vale per un periodo illimitato: l’obbligo di referenza decade infatti dopo dieci anni.

L’obbligo di referenza deriva da una parte dall’obbligo di protezione previsto dal diritto del lavoro. D’altra parte, il datore di lavoro deve, su richiesta, rilasciare un attestato di lavoro. Nell’ambito di una richiesta di informazioni da parte di un potenziale nuovo datore di lavoro, in qualità di (ex) dipendente, se lo desiderate potete quindi indicare il vostro precedente datore di lavoro come referenza.

Questo perché verosimilmente indicherete come referenza la persona che ha redatto e firmato il vostro attestato di lavoro. È questa persona infatti che sa come lavorate e può fornire le informazioni desiderate al potenziale nuovo datore di lavoro. In alcuni casi, tuttavia, questo potrebbe non essere desiderato o fattibile:

  • Se non volete indicare tale persona come referenza, potete evitarne semplicemente la menzione o rivolgervi a un’altra persona dell’azienda. In particolare i vostri superiori sono obbligati a prestarsi come referenze
  • Se la persona non lavora più in azienda, di norma non è tenuta ad essere a vostra disposizione per referenze. Il vostro diritto, infatti, vale nei confronti del datore di lavoro come persona giuridica, non nei confronti di persone fisiche quali passati superiori. In tal caso è consigliabile mettersi in contatto con il proprio precedente datore di lavoro e trovare una soluzione insieme.

Chi fornisce informazioni di terzi deve dichiarare di non avere lavorato con voi.

Chi posso indicare come referenza se la mia vecchia azienda non esiste più?

Se il datore di lavoro precedente ha dichiarato fallimento, l’amministrazione fallimentare è tenuta a fornire referenze nella misura in cui abbia acquisito i contratti in essere. Per il periodo che intercorre fino al fallimento tuttavia è il precedente datore di lavoro o dover restare a disposizione per eventuali referenze.

In caso di acquisizione dell’azienda, è la nuova proprietà, previo vostro consenso in qualità di lavoratrice dipendente, ad acquisire il contratto di lavoro con tutti i relativi diritti e doveri. Pertanto, per le referenze potete rivolgervi all’attuale datore di lavoro: egli dovrà raccogliere le informazioni necessarie per la referenza presso il proprietario precedente. Il proprietario precedente rimane soggetto all’obbligo di referenza fino all’acquisizione dell’azienda.

Se il datore di lavoro è deceduto, in linea generale il vostro contratto di lavoro passa agli eredi. Questi, su vostra richiesta, devono essere a disposizione per referenze e procurarsi le informazioni necessarie, ove questo sia possibile.

Non ho indicato il mio datore di lavoro come referenza. Può comunque fornire informazioni?

No. Le informazioni di referenza sono dati personali che il vostro datore di lavoro può fornire solo con il vostro consenso. Per di più, trattandosi di dati inerenti il profilo della personalità – dunque di «una compilazione di dati che permette di valutare caratteristiche essenziali della personalità di una persona fisica a» – è necessario un consenso esplicito. A tal fine, ad esempio, potete allegare un elenco delle referenze ai documenti di candidatura. Se il vostro datore di lavoro attuale o precedente ha emesso su vostra richiesta un semplice attestato di lavoro, può supporre che non lo indicherete come referenza. Se il datore di lavoro fornisce informazioni a terzi senza il vostro esplicito consenso, viola il vostro diritto della personalità.

Il vostro datore di lavoro deve assicurarsi che siate d’accordo che fornisca informazioni sul vostro conto. Se non è sicuro che lo abbiate indicato tra le referenze, dovrebbe consultarvi prima di fornire le informazioni.

Se il vostro (precedente) datore di lavoro fornisce una referenza a terzi in modo non autorizzato, potete avanzare la pretesa giuridica «che l’elaborazione dei dati venga bloccata, che se ne impedisca la comunicazione a terzi o che i dati personali siano rettificati o distrutti». Se i prerequisiti sono soddisfatti, potete procedere nei confronti del vostro (precedente) datore di lavoro anche in via penale.

Quali informazioni può fornire una referenza?

Fornendo una referenza, la vostra datrice di lavoro tratta i vostri dati personali. Questo è possibile solo se il trattamento i datti trattati «si riferiscono all’idoneità lavorativa o siano necessari all’esecuzione del contratto di lavoro». La vostra (precedente) datrice di lavoro non ha dunque il diritto, nell’ambito di una referenza, di condividere vostre informazioni private se queste non hanno alcuna pertinenza con il vostro nuovo lavoro. Lo stesso vale per la retribuzione, su cui il (precedente) datore di lavoro non può fornire alcuna informazione senza il vostro consenso.

Una referenza serve a fornire spiegazioni e precisazioni in merito all’attestato di lavoro. Contiene essenzialmente informazioni sulle vostre prestazioni e sul vostro comportamento professionale. Queste informazioni devono essere veritiere e benevole. Devono inoltre essere equilibrate, ad esempio in caso di un lungo rapporto di lavoro la referenza non deve concentrarsi su eventuale unico rendimento scarso o di breve durata. La vostra (ex) datrice di lavoro non può aggirare questi requisiti, ad esempio relativizzando, ritrattando o completando le informazioni dell’attestato di lavoro con informazioni non ammesse.

Se la (precedente) datrice di lavoro non si attiene a queste disposizioni, viola il vostro diritto alla personalità. Se potete dimostrare tale violazione, avete diritto a un risarcimento danni e in ogni caso alla riparazione morale del danno, come stabilito dal Tribunale federale nel 2013.

Chi può richiedere informazioni ad una persona indicata come referenza?

Se acconsentite che il vostro datore di lavoro fornisca referenze, quest’ultimo deve garantire che la persona che richiede la referenza sia effettivamente il nuovo datore di lavoro. Ad esempio, in caso di contatto telefonico, dovrebbe offrirsi di richiamare la persona che lo contatta, per verificarne il numero di telefono. Anche in caso di richiesta di referenza scritta, deve verificare la correttezza dell’indirizzo e-mail.

Anche il potenziale futuro datore di lavoro deve attenersi alle disposizioni in materia di protezione dei dati. In qualità di candidato, dovete acconsentire al fatto che una determinata persona, o una persona che occupa un determinato ruolo, abbia accesso alle informazioni fornite nell’ambito di una referenza. Di norma si tratta di qualcuno che era già presente al colloquio di presentazione, ad esempio qualcuno delle risorse umane o un possibile futuro superiore. Il futuro datore di lavoro, tuttavia, non può supporre che acconsentiate al fatto che una possibile futura collega abbia altresì accesso alla referenza.


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