Curatela per adulti

Istituzione di una curatela


Chi viene sottoposto ad una curatela?

Se una persona appare bisognosa d'aiuto, per esempio, se non svuota mai la sua cassetta delle lettere o il suo appartamento è sporco, chiunque può avvisarne l'autorità di protezione degli adulti. Attenzione: Le persone tenute al segreto professionale, come ad esempio la dottoressa di famiglia, devono essere esonerate dall'obbligo del segreto professionale prima che diano avviso all’autorità di protezione.

La persona bisognosa d’aiuto o una persona a lui vicina possono richiedere l’istituzione di una curatela all’autorità di protezione degli adulti. L’autorità di protezione degli adulti può anche intervenire d’ufficio. Se l’autorità di protezione degli adulti ha esaminato tutte le altre misure (cfr. sussidiarietà delle misure ufficiali) e le ha respinte, deve sentire l'interessato, a meno che ciò non appaia sproporzionato. Le persone che partecipano al procedimento e i terzi sono tenuti a collaborare all’accertamento dei fatti. Se necessario, l’autorità di protezione degli adulti può ricoverare la persona interessata in una struttura adeguata per la valutazione psichiatrica. Se necessario, l’autorità di protezione può ordinare a titolo cautelare una curatela. In casi di particolare urgenza, essa può adottare tale misura cautelare senza sentire le persone che prendono parte al procedimento.

Chi determina l’istituzione di una curatela?

La persona bisognosa di aiuto, oppure una persona a lei vicina, può richiedere l’istituzione di una curatela. L'autorità di protezione degli adulti verifica se la persona proposta è idonea e disposta a investirsi della curatela. se dispone del tempo necessario e svolge personalmente i suoi compiti. Se né un parente stretto suggerisce la curatela, o se la persona proposta non è adatta, l’ufficio della protezione degli adulti raccomanda un'altra persona. Se la persona bisognosa di aiuto non gradisce quale curatore una data persona, per quanto possibile l'autorità gli dà soddisfazione.

Dopo aver ottenuto l’accordo, l‘autorità di protezione degli adulti indice la curatela con una decisione. L’ufficio di protezione definisce le sfere di compiti della curatela. Se il coniuge, oppure il partner oppure un fratello dovesse essere nominato curatore, l'autorità di protezione degli adulti può dispensarli in tutto o in parte dagli obblighi di presentare periodicamente un rapporto e i conti, se le circostanze lo giustificano.

Cosa comporta una curatela?

L’autorità di protezione degli adulti si adopererà affinché siano forniti al curatore l'istruzione, la consulenza e il sostegno necessari. Il curatore acquisisce le informazioni necessarie all'adempimento dei suoi compiti e prende contatto direttamente con la persona toccata dalla misura. Egli si adopera per instaurare una relazione di fiducia con l'interessato per alleviare lo stato di debolezza o evitare che peggiori. Quando la curatela comprende l'amministrazione dei beni, il curatore in collaborazione con l'autorità di protezione degli adulti, compila senza indugio l'inventario dei beni da amministrare.

Il curatore informa periodicamente l’autorità di protezione degli adulti sulla situazione del curatelato e sull'esercizio della curatela. Il curatore informa senza indugio l'autorità di protezione degli adulti sulle circostanze che richiedono una modifica della misura o consentono la revoca della curatela.

Quanto guadagna un curatore?

Il curatore o il datore di lavoro del curatore professionale ha diritto a un compenso adeguato e al rimborso delle spese necessarie dal patrimonio della persona assistita. L’autorità di protezione determina l'importo della compensazione. Se la persona assistita non è in grado di sostenere le spese, l'indennizzo e il rimborso delle spese sono disciplinati dalle disposizioni cantonali di applicazione.

Quali generi di curatela esistono?

L’autorità di protezione degli adulti può indire un’amministrazione di sostegno, una curatela di cooperazione o una curatela di rappresentanza individualmente o in combinazione, così come la curatela generale (ex interdizione).

Amministrazione di sostegno Se la persona bisognosa di aiuto necessita di un sostegno per provvedere a determinati affari, con il suo consenso è istituita dall’autorità di protezione degli adulti un'amministrazione di sostegno. L’amministratore di sostegno sostiene la persona interessata nelle sue azioni: ad esempio, può aiutarlo della gestione dell’economia domestica, controllare i farmaci di cui ha bisogno o consigliarlo su questioni legali. L‘amministratore non ha alcun diritto di rappresentanza e la persona interessata dalla misura mantiene l’esercizio dei suoi diritti civili. L‘amministratore può tuttavia rappresentare la persona interessata nell’ambito di un mandato o di una gestione d’affari senza mandato, conformemente alle disposizioni del Codice svizzero delle obbligazioni.

Curatela di cooperazione. Una curatela di cooperazione è istituita se occorre che il curatore acconsenta a determinati atti della persona bisognosa d'aiuto, per proteggerla, come ad esempio per la conclusione di contratti (cfr. tuttavia Sussidiarietà delle misure ufficiali).

L'esercizio dei diritti civili della persona toccata dalla misura è limitato di conseguenza per legge. Nella misura in cui la persona interessata è capace di discernimento, ella può, nei limiti posti dal diritto delle persone, acquistare diritti e contrarre obbligazioni con atti propri, ad esempio, può divorziare senza il consenso del curatore o sottoporsi ad un trattamento medico. Anche se la persona interessata non è capace di discernimento, il medico curante la coinvolge il più possibile nel processo decisionale.

Curatela di rappresentanza. Se la persona bisognosa di aiuto non è più in grado di occuparsi da sola di determinati affari, l’autorità di protezione degli adulti istituisce una curatela di rappresentanza (cfr. tuttavia Sussidiarietà delle misure ufficiali). A seconda del contenuto della relativa decisione dell’autorità di protezione, il curatore rappresenta la persona interessata, ad esempio, nella conclusione di un contratto di locazione o in decisioni mediche, in quest'ultimo ambito solo nel caso in cui non vi siano delle direttive del paziente e la persona bisognosa di aiuto è incapace di discernimento. Se la curatela di rappresentanza comprende anche l’amministrazione dei beni, l’autorità di protezione designa i beni che devono essere amministrati. Il curatore deve ottenere il consenso dell’autorità di protezione per determinati affari di rappresentanza, ad esempio per la risoluzione di un contratto di locazione o la concessione di un prestito.

L’autorità di protezione può limitare la capacità dell’esercizio dei diritti civili dell‘interessato. Nella misura in cui la persona interessata è capace di discernimento, nei limiti posti dal diritto delle persone, può acquistare diritti e contrarre obbligazioni, ad esempio, può divorziare senza il consenso del curatore o sottoporsi ad un trattamento medico. Anche se la persona interessata non è capace di discernimento, il medico curante la coinvolge il più possibile nel processo decisionale.

Curatela generale. nel caso in cui la persona bisognosa diviene durevolmente incapace di discernimento, l’autorità di protezione istituisce una curatela generale (cfr. tuttavia Sussidiarietà delle misure ufficiali). La curatela generale comprende tutto quanto concerne la cura della persona e degli interessi patrimoniali e le relazioni giuridiche.

La persona oggetto di una curatela generale è privata dell’esercizio dei diritti civili. Nella misura in cui è capace di discernimento – situazione che raramente si presenta in caso di curatela generale – nei limiti posti dal diritto delle persone può acquistare diritti e contrarre obbligazioni, ad esempio può divorziare senza il consenso del curatore o sottoporsi ad un trattamento medico. Anche se non è capace di discernimento, il medico curante la coinvolge il più possibile nel processo decisionale.

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