Consumo & Internet

La scuola primaria deve consentire l'uso di mezzi ausiliari come i notebooks?

In linea di principio i bambini con disabilità hanno diritto ad una compensazione degli svantaggi legati alla loro disabilità durante le lezioni e gli esami. I mezzi ausiliari consentiti in quali casi e a quali condizioni sono regolati in modo diverso a livello cantonale.

La scuola non deve penalizzare i bambini disabili ed in particolare non deve rendere più difficile «l'uso di ausili specifici per la disabilità». Deve inoltre adattare la durata, la struttura e gli esami alle «esigenze specifiche dei bambini disabili». Come afferma il Tribunale federale, queste disposizioni si applicano a livello cantonale in ogni caso alle scuole elementari. A quanto risulta, la Corte non ha ancora deciso se anche le scuole secondarie sono toccate.

Chi approva la cosiddetta compensazione dello svantaggio nelle scuole primarie, e secondo quali criteri, è regolato in modo diverso da Cantone a Cantone.

La compensazione degli svantaggi dovrebbe equiparare i bambini con esigenze speciali

Una compensazione dello svantaggio serve a compensare lo svantaggio legato alla disabilità in modo tale che il bambino possa comunque raggiungere l'obiettivo di apprendimento. L'obiettivo di apprendimento rimane invariato. A seconda della base giuridica e della prassi cantonale, la scuola può, ad esempio, in caso di disabilità visiva approvare l'uso di un notebook per le valutazioni delle prestazioni. In alcuni casi, l'insegnante stesso può concedere una compensazione dello svantaggio nell'ambito della lezione, mentre in altri casi la decisione sulla compensazione dello svantaggio spetta alla direzione della scuola. Di solito non esiste un diritto legale ad un aiuto specifico.

Attenzione: se la scuola concede una compensazione dello svantaggio, non adegua l'obiettivo di apprendimento per il bambino in questione. Se il bambino non riesce a raggiungere un obiettivo di apprendimento a causa della sua disabilità anche con una compensazione dello svantaggio, l'insegnante non valuta il suo rendimento.