Famiglia

Nuovo lavoro, viaggio più lungo per raggiungere il posto di lavoro. Ora pago meno alimenti per i figli?

Un tragitto più lungo e forse più costoso per raggiungere il posto di lavoro non significa di solito che il debitore degli alimenti debba pagare meno alimenti. Il tribunale può adeguare gli alimenti solo se il nuovo lavoro riduce significativamente la capacità finanziaria e se il cambio di lavoro era necessario.

I genitori devono provvedere congiuntamente al mantenimento dei figli. Se uno dei genitori separati o divorziati desidera modificare il proprio contributo al mantenimento, i genitori possono raggiungere un accordo amichevole. L'autorità di protezione dei minori e degli adulti deve autorizzare la modifica. Se non si raggiunge un accordo, il genitore che vuole modificare il contributo di mantenimento fisso deve presentare un'azione di modifica in tribunale. Il tribunale modificherà l'importo in particolare se la capacità contributiva del genitore obbligato a versare gli alimenti è diminuita in modo significativo senza alcuna colpa.

Il Tribunale adegua gli alimenti solo in caso di cambiamenti significativi

Un adeguamento giudiziario degli alimenti per i figli è possibile solo in caso di un cambiamento significativo della capacità economica. Ciò potrebbe essere il caso ad esempio per un'incapacità lavorativa o nuovi obblighi familiari. Se invece il genitore guadagna solo un po' meno o ha spese maggiori a causa di un tragitto più lungo per raggiungere il posto di lavoro, ciò non comporta una riduzione del suo contributo al mantenimento.

Il cambio di lavoro deve essere necessario

La capacità economica del debitore di alimenti è determinante per l'ammontare del contributo alimentare. Secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, questa deve essere determinata «confrontando le esigenze personali del debitore con il minimo vitale previsto dalla legge sull'esecuzione».

In linea di principio, il reddito effettivamente percepito è determinante per il calcolo della capacità economica. Tuttavia, se questo non è sufficiente, il tribunale può prendere in considerazione un reddito ipotetico  «se è ragionevole e possibile ottenerlo». Chi cambia volontariamente lavoro senza un motivo valido e quindi percepisce un reddito inferiore, dovrà comunque pagare lo stesso contributo di mantenimento. La situazione è ancora peggiore se avete cambiato lavoro solo per ridurre la vostra capacità finanziaria. L'abuso di diritto non è tutelato. (Vedi anche: «Devo comunque pagare gli alimenti se mi trasferisco all’estero?»)

Le spese per l'auto sono computate come spese personali sono in casi eccezionali

Anche se il nuovo lavoro è più facile da raggiungere in auto, il tribunale in genere non compenserà le spese con il fabbisogno personale. Come scrive il Tribunale federale, «le spese per un veicolo privato devono essere prese in considerazione come integrazione del fabbisogno di base nel calcolo del minimo vitale solo se l'auto stessa (...) non è soggetta a pignoramento o è necessaria per l'esercizio della professione». Un mero risparmio di tempo - in questo caso specifico poco meno di un'ora al giorno - non giustifica la compensazione delle spese con i bisogni personali.

Aggiornato il 25 gennaio 2024