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Quando un'auto d'epoca è considerata un «veicolo d'epoca»?
L'Ufficio della circolazione stradale appone la dicitura «veicolo d'epoca» se l'auto soddisfa i requisiti relativi all'età, all'uso e alle condizioni.
L'Ufficio della circolazione stradale inserisce la dicitura «veicolo d'epoca» nella carta di circolazione se il proprietario utilizza la propria auto d'epoca solo in occasioni speciali o per evitare danni da stazionamento. L'Ufficio federale delle strade (USTRA) definisce in dettaglio nei suoi «Disposizioni per i veicoli d'epoca» i requisiti per l'iscrizione come «veicolo d'epoca». Questa iscrizione è un requisito per numerose deroghe.
Requisiti per lo status di veicolo d'epoca
Nell'ambito del controllo periodico o volontario dei veicoli, l'Ufficio della circolazione stradale verifica, se del caso, se il veicolo è un veicolo d'epoca. Ciò si verifica quando
- la prima immatricolazione è avvenuta più di 30 anni fa;
- il proprietario utilizza l'auto d'epoca esclusivamente per scopi privati, ovvero non offre corse al pubblico né guadagna denaro con le corse;
- il proprietario non utilizza il veicolo regolarmente, ovvero non percorre più di 2 000 - 3 000 km all'anno;
- l'auto d'epoca corrisponde alla sua versione originale ed è in perfette condizioni sia dal punto di vista estetico che tecnico.
Se i requisiti sono soddisfatti, l'autorità competente registra il veicolo come «veicolo d'epoca» nella rubrica «uso speciale» o con il codice 180. Inoltre, annota la data in cui ha concesso lo status di veicolo d'epoca e registra il chilometraggio o le ore di funzionamento rilevati a tale data. Se i requisiti non sono più soddisfatti, l'autorità revoca lo status.
Attenzione: i Cantoni valutano in modo diverso se i requisiti sono soddisfatti o meno. Possono anche inserire ulteriori restrizioni d'uso nel certificato di immatricolazione. Il proprietario dovrebbe informarsi per tempo presso l'ufficio della circolazione competente su come procedere nel miglior modo.
Per i veicoli d'epoca valgono numerose eccezioni
Con l'iscrizione «veicolo d'epoca» nella carta di circolazione, il proprietario beneficia di numerose deroghe per questo veicolo.
L'ufficio della circolazione stradale può estendere gli intervalli di revisione dei veicoli d'epoca fino a 6 anni. Inoltre, l'autorità competente può rilasciare una targa intercambiabile per più di due veicoli d'epoca. Infine, i requisiti tecnici sono meno severi rispetto a quelli previsti per i veicoli a motore ordinari. Ad esempio, non sono richiesti né un contrassegno di velocità massima, né una targa posteriore, né un tachigrafo. Indipendentemente dallo status formale di veicolo d'epoca, i veicoli messi in circolazione per la prima volta prima del 1976 sono esenti dall'obbligo di controllo dei gas di scarico.
Il proprietario di un veicolo d'epoca non è inoltre tenuto a pagare la tassa sul traffico pesante commisurata alla potenza, anche se il peso totale dell'auto d'epoca supera le 3,5 tonnellate. (Vedi però «Devo pagare la tassa per un autocarro con lo status di auto d’epoca?»). Infine, il divieto di circolazione domenicale non si applica ai veicoli d'epoca, così come non si applica ai conducenti di veicoli d'epoca l'ordinanza sui conducenti con le sue disposizioni relative ai tempi di lavoro e di riposo.
Attenzione: l'obbligo di vignetta, che si applica anche alle auto d'epoca, non è contemplato dall'esenzione.
Aggiornato il 16 ottobre 2025