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Pago meno imposte se costruisco un’abitazione supplementare?

È possibile: i costi per la costruzione sono detraibili nella misura in cui i lavori effettuati permettano di preservare il valore o migliorino l’efficienza energetica dell’immobile. Inoltre, se affitterà la cosiddetta abitazione supplementare a terzi, il valore locativo dell’abitazione principale diminuirà di conseguenza.
Per calcolare il potenziale vantaggio fiscale tenga però presente che eventuali redditi da locazione percepiti vanno dichiarati e sono tassabili.
Detrazione costi di ristrutturazione
In genere, allestendo un’abitazione supplementare si incrementa il valore dell’immobile, per cui l’investimento non può, di regola, essere dedotto dalle imposte. Salvo nel caso in cui gli interventi siano destinati al risparmio di energia e alla protezione dell’ambiente, ovvero se contribuiscono a «razionalizzare il consumo di energia e a far uso di energie rinnovabili». Se, quindi, nell’ambito della ristrutturazione per creare l’appartamento supplementare, provvede a rinnovare l’isolamento o ad installare una pompa di calore, potrà di regola dedurne il costo dalle imposte.
Sono altresì deducibili le spese di manutenzione volte ad evitare la svalutazione dell’immobile. In tal senso, determinate voci di spesa sostenute per realizzare il progetto che ha in mente potrebbero essere detraibili dalle imposte, ad esempio quelle per il rifacimento del vecchio pavimento o per riverniciare le pareti ingiallite.
Riduzione del valore locativo
Anche l’affitto a terzi dell’abitazione supplementare potrebbe farle pagare meno tasse: vivendo nella casa di proprietà deve dichiarare al fisco il canone d’affitto risparmiato (il così detto valore locativo). Se concede l’appartamento supplementare in locazione si riduce la superficie dell’abitazione principale e di conseguenza le spese d’affitto fittizie. In compenso dovrà dichiarare come reddito il canone pagatole dal suo inquilino.