Lavorare

Cosa devo fare se il certificato di salario non è corretto?

Un dipendente ha diritto ad un certificato di salario corretto e comprensibile. Può adire le vie legali per questo e, se necessario, sporgere denuncia penale.

La datrice di lavoro deve corrispondere al dipendente il salario convenuto o d’uso o quello stabilito mediante contratto normale o contratto collettivo. Deve inoltre rilasciare al dipendente un certificato di salario. La datrice di lavoro ha lo stesso obbligo anche in base alle leggi fiscali federali e cantonali e deve rilasciare un certificato di salario annuo o dopo la cessazione del rapporto di lavoro. Il certificato di salario configura un documento, la cui falsificazione può costituire reato.

La datrice di lavoro deve conteggiare il salario in modo trasparente

Salvo accordi diversi, il salario dev’essere versato al dipendente alla fine di ogni mese e dev’essere attestato mensilmente mediante un certificato di salario. Il certificato di salario deve riportare tutte le informazioni necessarie in modo facilmente comprensibile. In particolare, devono essere indicate la retribuzione lorda e netta, nonché le deduzioni e le eventuali indennità. (Vedi anche: «Come posso accertarmi del fatto che il mio datore di lavoro paghi i contributi della cassa pensione?»)

Di norma, non è più consentito indicare il pagamento delle vacanze nel certificato di salario. Questo perché, come ha stabilito il Tribunale federale, gli odierni sistemi di registrazione del tempo consentono di pagare il salario durante le vacanze anche se l'orario di lavoro è irregolare. (Vedi anche: «Ho diritto al pagamento del salario durante le vacanze?»)

Non è consentito nemmeno imporre al dipendente di utilizzare parte del suo stipendio nell'interesse della datrice di lavoro. Ad esempio, l'obbligo di acquistare i propri abiti nel negozio della datrice di lavoro. Una tale disposizione è nulla.

Falsificare il certificato di salario può costituire un reato penale

Secondo il Tribunale federale, una busta paga «non ha forza probatoria accresciuta». «Un certificato di salario», ha proseguito il Tribunale federale, «non è in linea di principio certo e idoneo a provare la veridicità delle informazioni in esso contenuto in merito all'ammontare dello stipendio». Pertanto, chi prepara un certificato di salario a proprio nome, con cifre false, non commette il reato di falsità in documenti e non infrange quindi alcuna legge. Tuttavia, chi utilizza il certificato di salario falsificato per pagare meno imposte, ad esempio, è perseguibile penalmente. (Vedi anche: «Devo rivelare il mio reddito nella procedura di divorzio?»)

Configura un reato penale creare un certificato di salario sotto falso nome e quindi un documento falso. Ad esempio, non è consentito creare una busta paga fittizia per stipulare un contratto di leasing.

Il diritto al certificato di salario è rivendicabile in tribunale

Se la datrice di lavoro non fornisce al dipendente il certificato di salario, il dipendente può richiederglielo, fissandole un termine, entro cinque anni. Se non riceve i documenti, può adire il Tribunale. Se esisteva un rapporto di lavoro, il Tribunale obbligherà la datrice di lavoro a preparare e consegnare la busta paga. Il Tribunale può anche imporre una sanzione per disobbedienza a decisioni dell’autorità se la datrice di lavoro continua a non ottemperare alla richiesta.