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In ritardo in ufficio a causa di un treno in ritardo! Le FFS mi risarciranno?
In caso di ritardo del treno superiore a un'ora, le FFS sono tenute a risarcire il passeggero. Il datore di lavoro, invece, non è tenuto a pagare per le ore non lavorate.
Dal 1° gennaio 2021, i viaggiatori che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico – ad eccezione dei trasporti aerei e navali in concessione – hanno diritto a un risarcimento in caso di ritardi e cancellazioni, come previsto dalla legge sul trasporto di persone. Il presupposto è che il ritardo sia di almeno 60 minuti e che il risarcimento sia di almeno 5 CHF.
Per contro, il datore di lavoro non è tenuto a pagare il salario in caso di perdita di ore lavorative dovuta a un ritardo del treno.
Le FFS devono rispondere dei ritardi e delle cancellazioni
Se il ritardo è di almeno un'ora, l'azienda di trasporto deve risarcire il passeggero con almeno il 25% del prezzo del biglietto pagato. Se il ritardo è di almeno due ore, il passeggero ha diritto al 50% del prezzo del biglietto pagato. Anche le persone in possesso di un abbonamento hanno diritto a un risarcimento adeguato. L'impresa di trasporto deve specificare nelle sue condizioni di risarcimento come calcola il pagamento della compensazione. Oltre al risarcimento, il passeggero ha diritto a un «assistenza adeguata»: a seconda della fattibilità e delle circostanze, l'azienda di trasporto deve fornire al passeggero vitto e, se necessario, pagare un pernottamento.
Se il passeggero può dimostrare che il viaggio non ha più alcun senso a causa di un ritardo o di una soppressione del servizio, può rinunciare al viaggio e ha diritto al rimborso completo del prezzo del biglietto. Se rinuncia solo alla prosecuzione del viaggio, ha diritto al rimborso proporzionale del prezzo del biglietto.
Responsabilità dei dipendenti per i ritardi
Sebbene ora anche i passeggeri dei mezzi pubblici abbiano diritto a un risarcimento, la responsabilità nel rapporto di lavoro rimane invariata: se un passeggero arriva in ritardo a causa della soppressione di un treno, si tratta di un caso di forza maggiore. Il datore di lavoro non è tenuto ad assumersi alcuna responsabilità e, in particolare, non è tenuto a pagare lo stipendio per il tempo perso. (Vedi anche: «In ritardo in ufficio a causa della neve. Devo recuperare le ore perse?»)
Aggiornato l'11 settembre 2025