Merci contraffatte

Via legale


Ho accettato la distruzione. Sono passibile di ulteriori misure da parte dell'IPI o dell'UDSC?

Procedura semplificata: la distruzione della merce conclude sostanzialmente la procedura semplificata per il cliente. Se in seguito la distruzione della merce si rivela infondata, il cliente deve contattare il titolare dei diritti, che è l'unico responsabile dei danno subito. Tuttavia, se il cliente ha acconsentito per iscritto alla distruzione, perde il diritto al risarcimento.

Procedimento ordinario: nel procedimento ordinario, il titolare dei diritti può richiedere al Tribunale misure cautelari.

L'IPI e l'UFAC non addebitano alcun costo al cliente, poiché le spese sono a carico del titolare del diritto di marchio e del titolare del diritto di design. L'Ordinanza sugli emolumenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini disciplina l'importo di questi emolumenti nel suo tariffario. Ad esempio, il titolare dei diritti deve pagare tra i 1.500 e i 3.000 franchi per il trattamento delle domande di assistenza dell'UDSC e almeno 50 franchi per la segnalazione di spedizioni sospette all'UDSC, compreso il fermo di tali spedizioni.

Un avvocato mi chiede 900 franchi svizzeri per violazione dei diritti di marchio. Devo pagare?

Procedura semplificata: il titolare dei diritti deve sostenere i costi di distruzione di una contraffazione ai sensi del diritto dei marchi e di una contraffazione ai sensi del diritto dei design. Nella procedura semplificata introdotta il 1° luglio 2025, le richieste di risarcimento danni nei confronti dell'acquirente sono espressamente escluse sia nel diritto dei marchi che in quello dei design.

Procedimento ordinario: nel procedimento ordinario, il titolare del marchio o del design può ancora chiedere il risarcimento dei danni. Tuttavia, deve elencare dettagliatamente le singole voci, come le tasse di distruzione e le parcelle degli avvocati. Le tasse forfettarie o le tasse eccessive non possono essere fatte valere in Tribunale.

Il titolare del marchio ha intentato un'azione civile contro di me. Che cosa significa?

A differenza dei procedimenti amministrativi, i procedimenti civili possono essere lunghi e molto costosi anche per il cliente privato.

Il titolare del marchio ha il diritto esclusivo di importare, esportare o far transitare i prodotti con il marchio protetto. Come confermato dal Tribunale federale, può far valere questo diritto anche nei confronti dei privati che importano prodotti contraffatti, a condizione che il produttore dei prodotti abbia agito in modo commerciale. In Tribunale, il titolare del diritto di marchio può chiedere la confisca e la distruzione dei prodotti e informazioni sulla loro origine. Il titolare del diritto di design ha le stesse facoltà.

Tuttavia, il titolare del diritto di marchio può anche introdurre un’azione legale ai sensi del Codice delle Obbligazioni svizzero (CO) «per ottenere il risarcimento, la riparazione del torto morale o la restituzione di un utile, giusta le disposizioni sulla gestione d’affari senza mandato». Anche in questo caso, il titolare del design ha le stesse facoltà.

Il titolare del marchio ha presentato una denuncia penale contro di me. Che cosa significa?

L'importazione, l'esportazione o il transito di prodotti di marca contraffatti per scopi privati non è penalmente punibile. Lo stesso vale per i prodotti di design contraffatti.

Tuttavia, chiunque violi intenzionalmente il diritto dei marchi per scopi commerciali è penalmente perseguibile e rischia una pena detentiva fino a un anno o una sanzione pecuniaria. Se il trasgressore agisce a fini commerciali, le autorità giudiziarie lo perseguiranno d'ufficio. In questo caso si rischia una pena detentiva fino a cinque anni o una pena pecuniaria. Chiunque violi intenzionalmente i diritti di design per scopi commerciali è anch'esso penalmente perseguibile; anche in questo caso, rischia una pena detentiva fino a cinque anni o una sanzione pecuniaria.

Posso fare causa al negozio online perché mi ha venduto merce contraffatta?

In pratica, raramente vale la pena di procedere privatamente giudizialmente contro un negozio online che ha venduto prodotti contraffatti.

Se l'acquirente decide comunque di farlo, può innanzitutto cercare di farsi rimborsare il prezzo di acquisto dal negozio online. A seconda del negozio, questo può anche offrire i propri meccanismi e consentire il rimborso del prezzo d'acquisto oppure, se si tratta di una piattaforma con diversi venditori indipendenti, può bloccare i venditori trasgressori.

Se non è possibile trovare una soluzione tramite il negozio stesso, l'acquirente può adottare le seguenti misure nei confronti del venditore; in particolare:

  • Dopo un eventuale procedimento arbitrale, il cliente può chiedere sul piano civile la risoluzione presso il Tribunale competente e tentare così di annullare l'acquisto;
  • Dopo un eventuale procedimento arbitrale, il cliente può impugnare il contratto davanti al Tribunale competente, invocando un errore essenziale sulla qualità della merce e dunque che il contratto non è vincolante per lui;
  • Se il venditore ha dato l'impressione che la merce era autentica, l'acquirente può presentare una denuncia penale per truffa.
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