Famiglia

Solo il genitore biologico può avere il diritto di visita dopo una separazione?

No, come ha dichiarato il Tribunale federale nella sua decisione del 16 marzo 2021.

Durante l'unione registrata, una donna ha dato alla luce tre bambini dopo l'inseminazione artificiale. Quando i figli più piccoli avevano poco meno di un anno, la coppia si è separata nel settembre 2018. I bambini sono rimasti con la loro madre biologica, che si è rifiutata di permettere all'ex-partner di avere contatti con i bambini. L'autorità competente ha raccomandato di concedere all'ex-partner il diritto di visita. Un anno dopo, il tribunale di prima istanza ha sciolto l'unione e ha ordinato il diritto di visita accompagnato con effetto immediato. La madre biologica ha presentato un ricorso contro questa decisione nel marzo 2020, che la corte d'appello ha accolto nel luglio 2020. Il Tribunale federale, tuttavia, ha accolto il ricorso in materia civile e ha rinviato la questione alla corte inferiore.

Progetto comune di famiglia

L'autorità cantonale competente aveva constatato che l'ex-partner aveva intrapreso il «progetto familiare» insieme alla madre biologica e aveva avuto fin dall'inizio una stretta relazione con i tre bambini. L'autorità aveva inoltre confermato che i bambini, senza eccezione, avevano il diritto di sapere come e in quali circostanze erano venuti al mondo e cosa era successo nei loro primi anni di vita. Nel caso specifico, il contatto con l'ex-partner era nell'interesse del bambino. Il Tribunale d'appello cantonale, invece, ha negato questo. In primo luogo, perché i bambini non avevano più alcun rapporto con l'ex-partner a causa della lunga separazione. D'altra parte, però, questo era anche dovuto al fatto che la relazione della madre biologica con il suo ex-partner era molto conflittuale e che l'ex-partner nel frattempo aveva lasciato la Svizzera per tornare nel suo paese d'origine.

Il "genitore originario" ha diritto alle relazioni personali

Il Tribunale Federale ricorda che. in circostanze straordinarie, il codice civile riconosce il diritto di avere relazioni personali anche a persone diverse dai genitori, a condizione che ciò serva al bene del figlio. La legge sul partenariato riconosce anche al genitore non biologico il diritto alle relazioni personali con i figli. Anche qui, il fattore decisivo è il bene del figlio. L'ex-partner già prima della nascita dei figli era stato un genitore pienamente impegnato: anche se non biologico, era «originario». In questo caso di regola le relazioni personali servono al bene dei figli. Né un'interruzione prolungata del contatto tra l'ex-partner e i figli, né un conflitto tra gli ex-partner si opponevano alle relazioni personali

Il Tribunale federale ha accolto il ricorso dell'ex-partner e rinviato il caso al Tribunale inferiore per una nuova valutazione.