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Il Tribunale commerciale può condurre le udienze online?

Il tribunale può condurre un'udienza in videoconferenza se le norme procedurali applicabili lo consentono.
Se le norme procedurali applicabili richiedono la presenza fisica delle parti e dei membri del tribunale per l'udienza principale, un tribunale non può modificare questa regola conclusiva mediante una «scappatoia» giudiziaria e consentire una videoconferenza. Lo ha deciso la Corte Suprema Federale nella sentenza del 6 luglio 2020.
Il tribunale commerciale conduce udienze online durante la pandemia
Durante il lockdown nel contesto della pandemia di coronavirus, il 24 marzo 2020 il Tribunale commerciale di Zurigo decide di tenere l'udienza principale via Zoom. La querelante non è d'accordo e chiede «la convocazione ad un'udienza principale orale conformemente alla legge». Il tribunale respinge la richiesta, tiene l'udienza in assenza ingiustificata del convenuto, ha accolto l'istanza. Il convenuto presenta ricorso contro questa decisione presso il Tribunale federale in materia civile.
La pandemia non giustifica un procedimento civile in videoconferenza
Come afferma il Tribunale federale, il Codice di procedura civile (CPC) in vigore al momento della decisione del Tribunale commerciale richiede come ovvio la presenza fisica delle persone convocate e dei membri del Tribunale nello stesso luogo. Il tribunale non può quindi obbligare nessuna parte a partecipare a un'udienza principale tramite videoconferenza. Ciò non è influenzato dal fatto che la CPC regolamenta l'uso di ausili tecnici in determinati casi.
Le parti devono anche accettare la videoconferenza oggi
Il 20 aprile 2020, il Consiglio federale ha messo in vigore l'Ordinanza sulle misure giudiziarie e procedurali in relazione al Coronavirus (Ordinanza COVID-19 sulla giustizia e sul diritto procedurale). Essa stabilisce che un tribunale civile può tenere un'udienza in videoconferenza a determinate condizioni, anche se le parti non sono d'accordo. L'ordinanza è valida fino al 31 dicembre 2022.
Il 17 marzo 2023, l'Assemblea federale svizzera ha adottato la revisione del Codice di procedura civile con il titolo «Migliorare la praticabilità e l'applicazione del diritto». Il CPC sancisce ora espressamente la possibilità di compiere atti processuali orali in videoconferenza o di permettere alle «persone che partecipano al procedimento di farlo mediante tali strumenti, sempre che la legge non disponga altrimenti e che tutte le parti vi acconsentano». Se la CPC richiede che le parti compaiano di persona, la videoconferenza è consentita solo «se queste vi acconsentono e preponderanti interessi pubblici o privati non vi si oppongono». Infine, il 16 ottobre 2024, il Consiglio federale adotterà l'ordinanza sull’impiego di strumenti elettronici di trasmissione audiovisiva nei procedimenti civili. La legge e l'ordinanza entreranno in vigore il 1° gennaio 2025.
Il tribunale commerciale deve riaprire il processo condotto online
Poiché all'epoca della decisione del Tribunale commerciale di tenere l'udienza in videoconferenza non esisteva alcuna base giuridica per questo tipo di udienza, il Tribunale federale ha annullato la sentenza del Tribunale commerciale e ha ordinato al Cantone di Zurigo di risarcire il convenuto con 3.000 franchi svizzeri.
Aggiornato il 1° gennaio 2025