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La registrazione di una dashcam può venir tenuta in considerazione quale prova?

Sostanzialmente no, come da sentenza del 26 settembre 2019 del Tribunale Federale.

Un tribunale distrettuale ha giudicato una conducente colpevole di molteplici violazioni delle regole della circolazione stradale basandosi sulle registrazioni di una dashcam effettuate da un altro utente della strada. L’autorità superiore ha protetto la decisione di primo grado, mentre che il Tribunale Federale ha accolto il ricorso della conducente e ha ritornato il caso al tribunale di grado inferiore.

Trattamento illecito di dati personali

La conducente accusata non aveva modo di sapere che l'altro utente della strada la stesse registrando. Il Tribunale Federale ha aggiunto anche che nemmeno in presenza di evidenti contrassegni apposti sul veicolo questa valutazione varierebbe. Di conseguenza, le registrazioni di Dashcam sono da considerarsi un trattamento illecito dei dati personali.

Da chi siano state rilevate le prove è irrilevante

L'autorità giudiziaria può utilizzare le prove raccolte illecitamente dallo Stato, a condizione che tali prove siano utilizzate per indagare su un reato grave. Il Tribunale Federale sostiene che non ha importanza per l'imputato chi abbia raccolto le prove contro di lui. Di conseguenza, si dovrebbe applicare lo stesso "metro di valutazione delle prove raccolte dallo Stato". Le prove raccolte privatamente, come le registrazioni di Dashcam, non dovrebbero essere consentite se non servono a chiarire gravi reati penali. Trattandosi in questo caso di violazioni semplici o gravi delle norme della circolazione stradale, e non essendo queste considerate dei reati gravi, il Tribunale non è stato di conseguenza autorizzato ad utilizzare tali registrazioni.

Immagini dalle dashcam per i rilievi / soccorsi

Il giorno successivo a questa decisione, il 27 settembre 2019, il Tribunale Federale ha emesso un'altra sentenza sulle dashcam. In questa sentenza, un automobilista aveva presentato fotografie della dashcam in sua difesa: voleva dimostrare di non aver attraversato una linea di sicurezza e di aver mantenuto una distanza di sicurezza sufficiente. Tuttavia, secondo il Tribunale Federale, le foto della dashcam hanno dimostrato il contrario. Il Tribunale Federale ha quindi consentito l’utilizzo delle registrazioni del cruscotto come prova nel caso specifico, senza pronunciarsi espressamente sulla fondamentale ammissibilità: "Il ricorrente non solleva la questione dell'usabilità della registrazione, motivo per cui non è necessario che venga discussa in questa sede.