Lavorare

Posso andare a lavorare per un concorrente nonostante un divieto di concorrenza dopo che mi è stato ridotto il salario?

Non è automaticamente possibile, come ha stabilito il Tribunale federale nella sua sentenza del 20 luglio 2021.

Una clausola contrattuale di divieto di concorrenza può decadere per diversi motivi, tra cui l’ipotesi in cui il datore di lavoro ha cambiato il modello salariale a svantaggio del dipendente. Tuttavia, se il dipendente usa la riduzione di stipendio solo come un pretesto per licenziarsi, lui o lei rimane vincolato dalla clausola di non concorrenza.

La riduzione dello stipendio non porta automaticamente alla revoca della clausola di non concorrenza

Al dipendente è stata imposta contrattualmente una clausola di non concorrenza per la durata di dodici mesi. Dopo aver rassegnato le dimissioni, ha comunque iniziato a lavorare per un concorrente. L'ex datore di lavoro ha chiesto l'applicazione della clausola di non concorrenza e il pagamento della penale contrattuale.

Il dipendente ha portato il caso sino al Tribunale federale. Ha sostenuto che la clausola di non concorrenza, che era valida di per sé, era decaduta perché si era dimesso per giusta causa. In particolare, il datore di lavoro aveva adattato il modello di retribuzione e di spese a suo svantaggio. Infatti, secondo la giurisprudenza, un salario che è molto al di sotto dello standard di mercato può essere un "giustificato motivo". Nel caso in questione, tuttavia, il dipendente aveva già avuto contatti intensi e sistematici con la società concorrente mesi prima del suo licenziamento e anche prima della riduzione di stipendio. Secondo il Tribunale federale, è quindi provato che la ragione principale del licenziamento non era il salario, ma il desiderio di un cambiamento.

Il Tribunale federale respinge il ricorso del dipendente. Oltre alla pena contrattuale, deve pagare le spese processuali di 2‘000.— CHF e rifondere alla parte convenuta 2‘500.— CHF.