Indossare abiti di marca contraffatti in ambito privato non è punibile. Tuttavia, in caso di attraversamento della frontiera, si rischiano conseguenze legali in materia di diritto dei marchi.

Chi indossa abiti di marca contraffatti per uso privato non è punibile per questo motivo. Anche l'importazione di merci contraffatte per uso privato non è punibile, ma l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) può sequestrare tali merci al passaggio della frontiera e distruggerle con il consenso del proprietario. In tal caso, il proprietario deve sostenere i costi della distruzione. Ulteriori richieste di risarcimento danni da parte del proprietario del marchio non sono solitamente sostenibili dal punto di vista giuridico.

È invece punibile la rivendita consapevole di merce contraffatta. Le sanzioni possono essere molto severe se qualcuno commercia professionalmente in merce contraffatta. Il fatto che l'UDSC o eventualmente il tribunale ritengano che si tratti di un'attività professionale dipende in particolare dalla quantità di merce contraffatta importata. Come regola generale non vincolante, le autorità presumono che fino a dieci capi di abbigliamento di uso quotidiano siano destinati all'uso privato. Se i capi sono più di dieci, le autorità presumono che la persona controllata si guadagni da vivere, in tutto o in parte, con l'importazione e la presunta rivendita. (Vedi anche: «Merci contraffatte»)