Salute

La cassa malati concede uno sconto sul premio se pratico sport?

La cassa malati di base può ridurre i premi solo nei casi previsti dalla legge. Uno stile di vita attento alla salute non rientra in questi casi. La cassa malati complementare, invece, può funzionare con un sistema di bonus-malus. Tuttavia, anch'essa deve rispettare la protezione dei dati.

Nell'assicurazione di base, le casse malati possono ridurre i premi solo nei casi previsti dalla legge. Una riduzione del premio è consentita in particolare se l'assicurato rinuncia al diritto di scegliere liberamente il fornitore di prestazioni, ad esempio nel modello del medico di famiglia. L'assicurazione di base non può collegare una riduzione del premio a un comportamento di promozione della salute.

L'assicurazione di base non può far dipendere i premi dal livello di forma fisica

Una cassa malati può anche offrire forme assicurative speciali nell'ambito dell'assicurazione di base e, in particolare, «gestire polizze assicurative in cui la scelta del fornitore di prestazioni è limitata». Le riduzioni dei premi sono ammesse solo se dovute alla scelta limitata del fornitore di prestazioni.

Se rispetta le norme sulla protezione dei dati, una compagnia di assicurazione di base può anche raccogliere dati sulla forma fisica dei suoi assicurati su base volontaria, ma non può utilizzarli per ridurre i premi.

Sistema di bonus consentito nelle assicurazioni complementari

Nell'assicurazione complementare, invece, le casse malati sono autorizzate a lavorare con un sistema di bonus-malus. In altre parole, possono ridurre i premi se l'assicurato dimostra di praticare regolarmente sport o esercizi.

Il fattore decisivo in questo caso è che l'assicurazione è autorizzata solo con il consenso esplicito dell'assicurato a raccogliere dati sulla salute. Tale consenso è valido solo se la compagnia assicurativa ha informato anticipatamente e adeguatamente l’assicurato in merito. La nuova legge sulla protezione dei dati amplia e concretizza questo dovere di informazione. Il punto centrale è che l'assicurato può far valere i propri diritti ai sensi della legge sulla protezione dei dati con l'aiuto di queste informazioni.

Aggiornato il 31 agosto 2023