Abitare

La nostra abitazione dopo il matrimonio diventa automaticamente un’abitazione familiare?

Un appartamento vale quale abitazione familiare solo se i coniugi hanno in esso il proprio centro di vita comune. In questo caso, si applicano regole speciali per la disdetta.

Se l'appartamento funge da abitazione familiare, è considerato tale e viene tutelato di conseguenza. I coniugi devono notificare la disdetta congiuntamente; se la locatrice desidera dare la disdetta, deve notificarla separatamente a ciascun coniuge. Le stesse regole si applicano all'unione domestica registrata; invece l’abitazione di una coppia convivente non è considerata un’abitazione familiare.

Abitazione familiare solo se rappresenta il centro di vita comune

Il Tribunale federale definisce l’abitazione familiare come l'abitazione in cui una coppia di coniugi ha il suo centro di vita comune. In particolare, la giurisprudenza del Tribunale federale prevede, dal punto di vista fiscale, che l’abitazione rimane un’abitazione familiare anche se uno o entrambi i coniugi «svolgono un'attività lavorativa altrove durante la settimana».

Tuttavia, una coppia sposata può anche avere due luoghi di residenza diversi. Ciò è possibile non solo nel caso di due abitazioni separate, ma anche nel caso di un’abitazione condivisa che può essere l’abitazione di uno solo dei due coniugi.

Protezione dell’abitazione familiare

Se l’abitazione coniugale comune è un’abitazione familiare, si applicano regole speciali per la disdetta. Da un lato, un coniuge può disdire il contratto di locazione solo con il consenso esplicito dell'altro coniuge. Se non è possibile ottenere il consenso, l'unica possibilità è quella di ricorrere al tribunale. Lo stesso vale se il coniuge rifiuta il consenso senza un valido motivo. La locatrice deve inoltre notificare separatamente ad entrambi i coniugi la disdetta dell'appartamento o l’imposizione di un termine di pagamento con comminatoria di disdetta. Se gli inquilini o la locatrice non rispettano una di queste disposizioni, la disdetta è nulla. (Vedi anche: «Lascio l’appartamento familiare. Devo ancora pagare l'affitto?»)

La disdetta dell’abitazione familiare va contestata da entrambi i coniugi. Secondo il Tribunale federale, se solo un coniuge desidera contestare la disdetta, deve agire in giudizio contro la locatrice e l’altro coniuge.

Attenzione: a causa di queste particolarità, la locatrice di solito richiede al suo inquilino di informarla del matrimonio. (Vedi anche: «Cosa intraprendere dopo il matrimonio»)

Abitazione familiare solo per coppie sposate o in unione domestica registrata

Le norme speciali sulla disdetta si applicano solo alle coppie sposate o in unione domestica registrata, a condizione che il centro della loro vita in comune sia l'appartamento. Una coppia convivente non può formare un’abitazione familiare, anche se i figli vivono nell’abitazione. (Vedi anche: «L’appartamento in concubinato vale come abitazione familiare?»)

Queste norme si applicano anche all'unione domestica registrata; in particolare, la locatrice deve notificare ad entrambi i partner registrati la disdetta dell'appartamento o l’imposizione di un termine di pagamento con comminatoria di disdetta.

Aggiornato il 29 febbraio 2024