Salute

La cassa malati deve pagare le cure a domicilio?

L'assicurazione di base contribuisce alle cure ambulatoriali prescritte da un medico. Tuttavia, l'assistenza domiciliare deve essere anche economica. Se l'assistenza ospedaliera è più economica, la cassa malati può ridurre l'importo di conseguenza.

Poiché il nuovo finanziamento delle cure è stato implementato all'inizio del 2014, si applica il principio «ambulatoriale prima che ospedaliero». L’assicurazione malattia obbligatoria paga un contributo per i servizi di assistenza domiciliare. Chiunque fornisca assistenza a una persona a domicilio deve farlo sulla base di una prescrizione medica e l'assistenza deve essere economica. In caso contrario, la cassa malattia può ridurre le prestazioni.

Le cure a domicilio devono essere prescritte da un medico

L'assicurazione malattia di base copre gli esami, i trattamenti e le misure di cura prescritti da un medico o ordinati da un medico, a condizione che vi sia una comprovata necessità di assistenza. Questo vale in linea di principio anche per l'assistenza domiciliare (vedi anche: «7 risposte al nuovo congedo di assistenza»).

Il principio dell'efficienza dei costi si applica anche alle cure

Il Consiglio federale stabilisce le tariffe per le prestazioni di cura che devono essere rimborsati dall'assicurazione di base. In particolare, se l'assistenza giornaliera è molto intensa, il ricovero in una casa di cura è più conveniente. La cassa malati può ridurre di conseguenza il proprio contributo e pagare solo i costi che avrebbe dovuto sostenere anche per l'assistenza ospedaliera.

Oltre agli infermieri, anche i parenti possono farsi pagare per i loro servizi, a condizione che siano assunti da organizzazioni infermieristiche e di assistenza domiciliare. Non è richiesta una formazione infermieristica. Tuttavia, secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, il parente ha diritto al rimborso solo per i servizi di assistenza di base. Nel caso di cure più estese, la formazione infermieristica è una condizione per il rimborso delle prestazioni da parte dell'assicurazione di base. Il Tribunale federale afferma inoltre che nel caso di cure fornite da parenti, i criteri di efficacia, adeguatezza ed economicità devono essere esaminati con particolare attenzione. Infine, la cassa malati può rimborsare solo i servizi che potrebbe fatturare anche un dipendente esterno dei servizi di assistenza e cura a domicilio.

La chiave di ripartizione si applica anche all'assistenza domiciliare

Sia che si riceva l'assistenza a casa o in un istituto, il Cantone o il Comune pagano una certa quota dei costi. In qualità di persona assicurata, anche voi dovete pagare una parte delle spese di assistenza riconosciute, fino a un massimo del 20% (vedi anche: «Devo pagare io stesso più del 20% delle spese di assistenza?»).

Se non siete in grado di pagare questa quota, potete avere diritto a prestazioni complementari. In questo caso, però, dovrete attingere anche al vostro patrimonio. Il termine «reddito determinante» si riferisce a un patrimonio di 30.000 franchi per le persone sole e di 50.000 franchi per le coppie sposate. Nel caso di beni sotto forma di casa unifamiliare, gli importi esentati sono più alti, tra 112.500 e 300.000 franchi.

Aggiornato il 14 luglio 2022