Famiglia

La settimana bianca scolastica è costosa - la mia ex moglie deve partecipare ai costi?

Se la convenzione o la sentenza di divorzio regolano l'assunzione dei costi straordinari, si applica la convenzione. In assenza di un regolamento, la ripartizione dei costi dipende in particolare dal fatto che il campo sia obbligatorio o meno.

La sentenza o la convenzione di divorzio può determinare i contributi di mantenimento. In particolare, se le circostanze o le esigenze cambiano, il tribunale può modificare o togliere questi contributi.

L'ex moglie non deve necessariamente partecipare al costo della settimana bianca

Per sapere chi deve accollarsi i costi straordinari occorre in primo luogo verificare cosa è incluso nel contributo di mantenimento fissato nella convenzione o nella sentenza di divorzio.

Se la settimana bianca è obbligatoria e non vi è nulla di specifico previsto in merito, i costi per la settimana bianca sono inclusi nel contributo ordinario e il debitore del contributo di mantenimento non deve pagare un supplemento. Se, invece, la settimana bianca non è obbligatoria e nulla è previsto a riguardo, si tratta di un cambiamento di circostanze. Il tribunale può obbligare il debitore degli alimenti ad effettuare un contributo speciale per questi costi.

La regolamentazione sugli alimenti nella convenzione di divorzio è vincolante

Al contrario, se l'accordo di divorzio o la sentenza di divorzio prevedono una divisione di questi specifici costi straordinari, il creditore di alimenti deve contribuire di conseguenza ai costi della settimana bianca. Inoltre, non può modificare di propria iniziativa il contributo stabilito, ad esempio perché non è d'accordo a partecipare ai costi per il campo sciistico.

Possibilità di modificare l'accordo di mantenimento

Un accordo sugli alimenti stabilito in una convenzione di divorzio o in una sentenza di divorzio non è definitivo. Un cambiamento è possibile, ad esempio, se la situazione finanziaria dei genitori è cambiata notevolmente dopo il divorzio: su richiesta, il tribunale può rideterminare il contributo alimentare.

Aggiornato il 24 novembre 2022