Famiglia

Mio figlio può pubblicare video online?

Le piattaforme online con contenuti generati dagli utenti saranno ora obbligate per legge ad effettuare un controllo generale dell'età. Dovranno inoltre istituire un sistema di segnalazione dei contenuti dannosi per i minori. Come in precedenza, la protezione dei minori ai sensi del diritto penale si applica in particolare ai contenuti pornografici.

Nell'autunno del 2022 il Parlamento ha adottato la nuova «Legge federale sulla protezione dei minori nei settori dei film e dei videogiochi», il cui termine per il referendum è scaduto senza essere utilizzato. La nuova legge intende proteggere i minori da contenuti «potenzialmente nocivi per il loro sviluppo fisico, mentale, psichico, morale o sociale». Ciò avverrà in particolare attraverso controlli obbligatori dell'età ed un sistema di segnalazione. Il Consiglio federale ne disciplinerà l'attuazione concreta in un'ordinanza.

I contenuti pornografici, indipendentemente dal canale, non devono essere resi disponibili ai giovani di età inferiore ai 16 anni.

Controllo dell'età ancorato alla legge

La nuova legge sulla protezione dei minori obbliga i fornitori di «servizi di piattaforma» a controllare l'età degli utenti. Tutte le piattaforme su cui gli utenti possono caricare video sono interessate da questa normativa. Ciò include servizi noti e di grandi dimensioni come YouTube o TikTok, ma anche piattaforme più piccole con una cerchia di utenti chiaramente limitata. (Vedi anche: «Una chat di classe su WhatsApp è consentita?»)

Le piattaforme devono predisporre sistemi di segnalazione

I gestori di cinema o i rivenditori di videogiochi online devono collegarsi ad un sistema di classificazione in base all’età per evitare che i minori entrino in contatto con contenuti dannosi. Questo non è possibile per le piattaforme con contenuti generati dagli utenti, come i portali di condivisione di video, per cui devono istituire e gestire un sistema di segnalazione successiva. (Vedi anche: «A che età mio figlio può andare al cinema da solo?»)

Tutela penale dei minori, indipendentemente dal canale di trasmissione

Indipendentemente dal canale, è vietato rendere accessibili contenuti pornografici a minori di 16 anni: chiunque generi contenuti pornografici e li offra a minori di 16 anni è perseguibile penalmente. Se anche altre persone, come i responsabili della piattaforma, sono perseguibili dipenderà in particolare dal fatto che erano o avrebbero dovuto essere a conoscenza del contenuto. (Vedi anche: «Devo moderare i commenti sul mio sito Facebook?»)

Aggiornato il 27 aprile 2023