Famiglia

Devo pagare gli alimenti per il coniuge dopo il divorzio?

In linea di principio, dopo un divorzio, ogni partner deve provvedere alle proprie spese di sostentamento. Ciò significa che, di norma, gli alimenti per il coniuge cessano di essere applicati in tutto o in parte, come ha confermato il Tribunale federale in cinque decisioni comunicate il 9 marzo 2021.

Solo se non è ragionevole per un coniuge provvedere al proprio mantenimento e alla previdenza per la vecchiaia, l'altro coniuge deve fornire un contributo adeguato. Secondo il Tribunale federale, grazie alla chiara formulazione dell'articolo di legge, «si applica il principio dell'autosufficienza e quindi l'obbligo di (re)integrazione nel processo lavorativo». Nelle cinque decisioni, il Tribunale federale ha specificato quando e in che misura l'autosufficienza è ragionevole dopo il divorzio. Nel farlo, ha dovuto valutare diverse costellazioni. (Vedi anche: «Devo lavorare anche se mio figlio va ancora all'asilo?»)

Coppia senza figli: una casalinga 57enne può mantenersi da sola

Una coppia senza figli si separa dopo 8 anni di matrimonio, vissuto come una relazione a distanza. Al momento della sentenza, la moglie ha 57 anni. Il Tribunale federale nega l'obbligo di mantenimento dopo il divorzio, anche se la moglie durante il matrimonio fosse «completamente finanziariamente dipendente dal marito». Al più tardi dal momento della separazione, la moglie era obbligata a «fare pieno uso della sua capacità di provvedere a sé stessa». Era realistico che potesse intraprendere un'attività lavorativa, ad esempio nel settore dell'assistenza dove spesso si cerca anche personale più anziano. (Decisione del Tribunale federale del 3 novembre 2020)

Casalinga e madre di 36 anni deve alimenti in contanti per un bambino

Una coppia di coniugi si separa dopo cinque anni di matrimonio e il figlio comune di 5 anni viene affidato al padre. Il padre esercita durevolmente un’attività lucrativa, mentre la madre 36enne, dopo la separazione, riprende la sua attività lavorativa nell'ambito dell'assistenza, alla quale aveva rinunciato durante il matrimonio, con numerose interruzioni dovute a disoccupazione e malattia. Il Tribunale federale ritiene che tra le due parti non ci sia alcun obbligo di mantenimento dopo il divorzio e obbliga la madre a versare un mantenimento in contanti proporzionale per il bambino, poiché ci si può aspettare che la madre, dopo un periodo transitorio, torni a lavorare a tempo pieno. (Decisione del Tribunale federale dell'11 novembre 2020)

Una madre 50enne deve mantenersi da sola dopo 17 anni di assenza dal mercato del lavoro

Una coppia sposata con tre figli divorzia dopo 17 anni. La madre, che non lavora e ha una formazione informatica, ha 44 anni al momento della separazione e 50 anni al momento del divorzio. Il Tribunale federale ha stabilito che la rinuncia alla carriera da parte di un partner può consentire all'altro di fare carriera. Tuttavia, dopo il divorzio, in linea di principio ogni partner deve provvedere a sé stesso. Nel caso in esame, ciò era ragionevole, in quanto la moglie poteva iniziare una carriera nel settore alberghiero, nel commercio al dettaglio o nell'assistenza ausiliaria. Di conseguenza, il Tribunale federale ha ridotto il mantenimento dopo il divorzio a circa la metà dell'importo originariamente richiesto. (Decisione del Tribunale federale del 2 febbraio 2021)

Un'altra coppia sposata con un figlio comune si separa dopo 13 anni. La madre, che non svolge un'attività lavorativa, ha 41 anni al momento della separazione. Il Tribunale federale ritiene ragionevole un reinserimento della madre nel mondo del lavoro e considera realistico anche un impiego nel settore dell'assistenza, motivo per cui ha ridotto il mantenimento dopo il divorzio a poco meno della metà dell'importo inizialmente richiesto. (Decisione del Tribunale federale del 9 febbraio 2021)

Una madre 49enne riceve il mantenimento per motivi procedurali

In un altro caso, il Tribunale federale non ha nemmeno dovuto pronunciarsi sulla ragionevolezza dello svolgimento di un'attività lavorativa: una coppia sposata con due figli comuni si è separata dopo 14 anni di matrimonio; la madre, che non svolgeva un'attività lavorativa, aveva all'epoca 49 anni. Per motivi procedurali, il Tribunale federale non si occupa dell'eventuale capacità della madre di provvedere a sé stessa e le concede il mantenimento dopo il divorzio fino al raggiungimento dell'età pensionabile. (Decisione del Tribunale federale del 2 febbraio 2021)

Aggiornato il 13 luglio 2023