Vacanze
Via legale
Stato di fatto
Se il lavoratore e il datore di lavoro non riescono a trovare un accordo, l'unica opzione è quella di rivolgersi al tribunale. In pratica le parti fanno causa per ottenere una somma di denaro.
Esempio: il dipendente intraprende un'azione legale contro il datore di lavoro perché quest'ultimo non vuole pagargli il presunto saldo delle vacanze residue alla fine del rapporto di lavoro.
Le azioni di accertamento, invece, non sono quasi mai opportune, in quanto il momento della controversia è di solito già passato quando viene emessa la decisione finale del tribunale ed è consigliabile che il datore di lavoro/dipendente intraprenda un'azione legale durante il rapporto di lavoro in corso per motivi di clima lavorativo in caso di gravi violazioni legali.
Esempio: il dipendente si lamenta con il datore di lavoro di non poter prendere le ferie in un determinato periodo.
Procedura
I procedimenti di diritto del lavoro iniziano generalmente con una procedura di conciliazione. Se questa non ha successo, il passo successivo è il ricorso al tribunale. A seconda del cantone, è competente un tribunale ordinario o un tribunale del lavoro speciale. Se una parte non è d'accordo con la decisione della prima istanza, può presentare un ricorso.
Cifre, termini, requisiti formali
- La parte deve far valere i crediti derivanti dal rapporto di lavoro entro e non oltre 5 anni dalla loro scadenza attraverso una procedura esecutiva, una domanda di conciliazione o una causa.
Attenzione: La data di scadenza non corrisponde necessariamente alla fine del rapporto di lavoro.
- Il lavoratore o il datore di lavoro possono presentare la richiesta di conciliazione firmata in forma cartacea o elettronica con firma elettronica qualificata o messa a verbale. La parte deve presentare la richiesta di conciliazione entro l'ultimo giorno del termine o, se il termine scade di sabato, domenica o giorno festivo riconosciuto, il giorno lavorativo successivo, spedendola per posta o mettendola a verbale. L'udienza di conciliazione si svolgerà entro due mesi dalla presentazione della richiesta ed è informale.
- Se la conciliazione non ha avuto successo, l'autorità di mediazione rilascia l'autorizzazione ad agire, che dà diritto alla parte di presentare una causa al tribunale entro tre mesi. Se una parte non è d'accordo con la successiva decisione del tribunale, può presentare appello entro 30 giorni dal ricevimento della decisione motivata. La corte d'appello emette la propria decisione per iscritto, motivandola. Se la parte non è d'accordo nemmeno con questa decisione, può presentare ricorso al Tribunale federale entro 30 giorni dalla notifica completa.
Costi
La procedura arbitrale è gratuita se l'importo della controversia non supera i 30.000 franchi svizzeri. Il tribunale non addebiterà inoltre le spese processuali nel successivo procedimento fino a un valore della controversia di 30.000 franchi svizzeri, ma la parte soccombente dovrà pagare un indennizzo in base alle tariffe cantonali applicabili se la controparte è rappresentata da un avvocato. Il tribunale può derogare a questi principi, in particolare se una parte conduce il procedimento in malafede o se il risultato sarebbe ingiusto. Chiunque causi spese legali non necessarie, deve pagarle. I Cantoni possono anche prevedere norme più generose.